martedì 23 maggio 2017

PADRONANZA DI SÉ PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE

Ciao a tutti, oggi voglio completare e condividere con voi il punto 1 della Retta condotta, tratto dal libro Ai piedi del Maestro di Krishnamurti.
"La tranquillità  della mente implica anche coraggio, affinché tu possa affrontare senza paura le prove e le difficoltà  del Sentiero, e fermezza, che ti consentirà  di sopportare con leggerezza i problemi che sorgono nella vita di ognuno e di evitare lo stress continuo per le piccole cose di ogni giorno, nel quale tanta gente trascorre la maggior parte del tempo. Il Maestro insegna che quanto accade a un uomo esternamente non ha la minima importanza. Dispiaceri, guai, malattie, disgrazie: tutte  queste cose sono il risultato di azioni passate e, quando ti capitano, sopportale serenamente, ricordando  che ogni male è  transitorio e che è  tuo dovere rimanere sempre sereno e pieno di gioia. Queste cose appartengono alle vite precedenti, non a questa; non puoi cambiarle e, pertanto, è  inutile che tu te ne affligge. Pensa piuttosto a quello che fai ora, perché  da ciò  dipenderanno gli eventi della tua prossima vita, e tu puoi cambiare le azioni del presente! Non permetterti mai di cedere alla tristezza o alla depressione! La depressione è  riprovevole, perché  si comunica agli altri e rende la loro vita più  difficile. E tu non hai il diritto di farlo! Perciò,  se sopravviene, sfacciata immediatamente. Non devi lasciar vagare il tuo pensiero, ma devi padroneggiarlo. Qualunque cosa tu faccia, devi applicarsi tutta la tua mente per farla alla perfezione. Non permettere alla mente di oziare, ma tieni sempre buoni pensieri di riserva pronti a farsi avanti non appena essa rimane libera. Adopera quotidianamente il potere del tuo pensiero a scopi benefici; sii una forza a favore dell'evoluzione. Pensa ogni giorno a qualcuno che sai afflitto, sofferente o bisognoso di aiuto e riversa su di lui il tuo pensiero amorevole. Guardati dall'orgoglio, perché  esso proviene soltanto dall'ignoranza. L'uomo che non possiede la conoscenza pensa di essere grande, crede di aver fatto questa o quella cosa. L'uomo saggio, invece, sa che Dio è  grande e che ogni lavoro buono è  fatto da Dio soltanto.
con amore Adriana 
continua....

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