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lunedì 5 giugno 2017

PADRONANZA DI SÉ NELL'AZIONE

Ciao a tutti, oggi voglio continuare a condividere con voi il punto due "Retta condotta" tratto dal dal biro di Krishnamurti " Ai piedi del Maestro".
"Se sei padrone della tua mente, non avrai molta difficoltà  ad esserlo anche delle tue azioni. Tuttavia, ricordati che, per essere utile agli altri uomini, il tuo ppensiero deve manifestarsi in azioni. Guardati dalla pigrizia e sii invece instancabile nella tua attività benefica. Ricordati però  che devi fare il tuo dovere e non quello di un altro, a meno che tu non abbia il suo consenso ed agisca solo per aiutarlo. Lascia che ognuno faccia il proprio lavoro a suo modo, sii sempre pronto a dare aiuto dov'ę richiesto , ma non intrometterti mai! Per molti, imparare a badare ai fatti propri é la cosa piú difficile al mondo, ma è  precisamente ci che bisogna fare. Per il fatto che tenti d'intraprendere un lavoro più  elevato , non ti è  però  lecito trascurare i tuoi doveri. Non prendere su di te nuovi obblighi mondani, ma liberati di quelli che hai già  contratto , cioè  di quei doveri evidenti e razionali che tu stesso riconosci, non quelli immaginari, che altri possono cercare di importi. Se devi essere allievo del Maestro, bisogna che tu faccia il lavoro ordinario meglio degli altri, non peggio, perché anche quello deve essere fatto per Lui."
Con amore Adriana.
continua....

martedì 23 maggio 2017

PADRONANZA DI SÉ PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE

Ciao a tutti, oggi voglio completare e condividere con voi il punto 1 della Retta condotta, tratto dal libro Ai piedi del Maestro di Krishnamurti.
"La tranquillità  della mente implica anche coraggio, affinché tu possa affrontare senza paura le prove e le difficoltà  del Sentiero, e fermezza, che ti consentirà  di sopportare con leggerezza i problemi che sorgono nella vita di ognuno e di evitare lo stress continuo per le piccole cose di ogni giorno, nel quale tanta gente trascorre la maggior parte del tempo. Il Maestro insegna che quanto accade a un uomo esternamente non ha la minima importanza. Dispiaceri, guai, malattie, disgrazie: tutte  queste cose sono il risultato di azioni passate e, quando ti capitano, sopportale serenamente, ricordando  che ogni male è  transitorio e che è  tuo dovere rimanere sempre sereno e pieno di gioia. Queste cose appartengono alle vite precedenti, non a questa; non puoi cambiarle e, pertanto, è  inutile che tu te ne affligge. Pensa piuttosto a quello che fai ora, perché  da ciò  dipenderanno gli eventi della tua prossima vita, e tu puoi cambiare le azioni del presente! Non permetterti mai di cedere alla tristezza o alla depressione! La depressione è  riprovevole, perché  si comunica agli altri e rende la loro vita più  difficile. E tu non hai il diritto di farlo! Perciò,  se sopravviene, sfacciata immediatamente. Non devi lasciar vagare il tuo pensiero, ma devi padroneggiarlo. Qualunque cosa tu faccia, devi applicarsi tutta la tua mente per farla alla perfezione. Non permettere alla mente di oziare, ma tieni sempre buoni pensieri di riserva pronti a farsi avanti non appena essa rimane libera. Adopera quotidianamente il potere del tuo pensiero a scopi benefici; sii una forza a favore dell'evoluzione. Pensa ogni giorno a qualcuno che sai afflitto, sofferente o bisognoso di aiuto e riversa su di lui il tuo pensiero amorevole. Guardati dall'orgoglio, perché  esso proviene soltanto dall'ignoranza. L'uomo che non possiede la conoscenza pensa di essere grande, crede di aver fatto questa o quella cosa. L'uomo saggio, invece, sa che Dio è  grande e che ogni lavoro buono è  fatto da Dio soltanto.
con amore Adriana 
continua....

domenica 14 maggio 2017

RETTA CONDOTTA

Cia a tutti, oggi torno a parlarvi del libro "Ai piedi del Maestro", inerente alla RETTA CONDOTTA:

"Il Maestro ci ha insegnato sei regole di retta condotta:

  1. Padronanza di sé  per quanto riguarda la mente;
  2. Padronanza di sé  nell'azione;
  3. Tolleranza;
  4. contentezza;
  5. Unità  di proposito;
  6. Fiducia.
Spesso alcuni di questi insegnamenti sono tradotti in modo diverso, come lo sono pure i requisiti, ma, in entrambi i casi, ho adoperato i nomi di cui si servì  il Maestro nelle spiegazioni che mi diede

PADRONANZA DI SÉ  PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE

Il requisito dell'assenza di desiderio mostra che devi padroneggiare il corpo astrale. Questo implica che devi fare altrettanto per il corpo mentale, cioè  che devi dominare completamente i tuoi stati d'animo, in modo da non provare né  collera né  impazienza e dominare anche la mente, in modo che il tuo pensiero sia sempre calmo e tranquillo.
devi anche padroneggiare con la mente i tuoi nervi, affinché siano il meno possibile suscettibili all'irritazione. Quest'Ultimo compito è difficile perché,  cercando di preparati per il Sentiero, non puoi fare a meno di rendere il tuo corpo più percettivo, tanto che i tuoi nervi saranno facilmente disturbi da un rumore o da una scossa e diventeranno molto sensibili a qualsiasi impressione. Eppure devi fare del tuo meglio........
continua 1
con amore Adriana

mercoledì 22 marzo 2017

Assenza di Desiderio

Ciao a tutti, oggi voglio concludere l'argomento inerente all'Assenza di Desiderio trattato nel libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro".
...."Un altro desiderio molto comune, che devi reprimere senza misericordia, è  quello di immischiarsi negli affari altrui. Quello che un uomo fa, dice o crede non è  cosa che ti riguardi e devi imparare a ignorarlo  completamente. Ognuno ha pieno diritto alla libertà  di pensiero, di parola e di azione, fino a che non ostacola nessun altro. Se ti arroghi il diritto di fare quanto credi giusto, devi accordare agli altri la stessa libertà e, quando ne fanno uso, non hai alcun diritto di criticarli! Se credi che qualcuno agisca male e riesci a farglielo osservare in privato, con perfetta dolcezza, è  possibile che tu lo convinca, ma ci sono molti casi, in cui anche un atteggiamento simile sarebbe un'introsmissione indebita. Per nessun motivo, poi, devi parlarne con terze persone, perché ciò  sarebbe un comportamento veramente sbagliato. Se vedi trattare crudelmente un bambino o un animale, devi intervenire!
Se vedi qualcuno che viola le leggi dello Stato, devi informare le autorità. Se ti viene affidato l'incarico di istruire una persona, può  diventare tuo dovere il farle osservare, con delicatezza i suoi difetti. Tranne che in questi casi, bada ai fatti tuoi e coltiva la virtù  del silenzio.
Fine.
Con amore Adriana

venerdì 10 marzo 2017

Assenza di desiderio

Ciao a tutti, oggi voglio condividere, con voi, nuovamente alcuni passi del libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro", inerente all'assenza di desiderio.
" Per molte persone raggiungere il requisito dell'assenza  di desiderio è  molto difficile, perché  sentono che i loro desideri coincidono con il loro essere e che, se i desideri che li distinguono  e le attrazioni e le repulsione fossero eliminate, non resterebbe più  nulla di loro. Ma questi sono solo quegli individui che  non hanno visto il Maestro. Alla luce della sua santa Presenza, infatti, ogni desiderio si estingue, tranne il desiderio di essere come Lui. Tuttavia, se lo vuoi, anche  prima di avere la gioia  di incontrare il Maestro, puoi conseguire l'assenza di desiderio........
....Ma ci sono alcuni che abbandonano  la caccia alle cose del mondo solo allo scopo di conseguire il paradiso o per raggiungere  la liberazione personale della rinascita. Tu non devi cadere in questo errore! Se hai dimenticato completamente te stesso, non puoi essere  occupato dal pensiero di quando otterrai la liberazione o di che specie di paradiso potrai conseguire. Ricordati che ogni pensiero egoista  è  una catena, per elevato che ne sia lo scopo, e, finché  non te ne sarai sbarazzato,  non sarai del tutto libero per il lavoro del Maestro. Dopo che avrai sradicato tutti i desideri egoistici, potrà  però  ancora restanti il desiderio di scorgere il risultato del tuo lavoro. Se porti aiuto ad un altro, ad esempio, vorrai vedere quanto l'hai aiutato; forse, avrai perfino il desiderio che egli se ne renda conto e te ne sia riconoscente. Questo è  ancora un desiderio ed anche una mancanza di fiducia. Quando metti in gioco  la tua forza per aiutare  un altro, ci deve essere  necessariamente  un risultato, che tu lo veda o no: se conosci la legge sai che non può  essere diversamente. Perciò devi fare il giusto per il giusto  e non per la speranza di una ricompensa. Lavora per amore del lavoro, non per il desiderio di scorgere il risultato: dedicati al servizio del mondo perché  lo ami perché  non puoi fare altrimenti.
Fine prima parte. Continua....
Con amore Adriana.

venerdì 3 marzo 2017

Ciao a tutti, oggi voglio completare con voi gli approfondimenti inerenti al "Discernimento", trattati nel libro " Ai piedi del Maestro " di Krishnamurti.

6. Impara a distinguere la verità  dalla menzogna; sii veritiero in tutto: nel pensiero, nella parola e nell'azione. Prima di tutto nel pensiero: non è  facile, perché  nel mondo ci sono molti pensieri falsi, molte superstizioni e chi ne è  schiavo non può  progredire. Perciò,  non pensare in un dato modo semplicemente perché  la gente la pensa così  o perché  è  scritto così  in qualche libro ritenuto sacro; pensa con la tua testa  e giudica se la cosa è  ragionevole.  Ricorda che, se anche mille persone sono d'accordo su un soggetto che non conoscono, la loro opinione non ha alcun valore. Chi desidera percorrere il Sentiero deve imparare a pensare con la testa, perché  la superstizione è  uno dei peggiori mali che ci sIvano al mondo, uno dei ceppi da cui devi liberati completamente.


7. Il tuo pensiero, riguardo agli altri, deve essere vero. Non pensare di loro quanto non sai; non supporre che ti abbiano continuamente in mente. Se una persona fa qualcosa che ritieni ti danneggi o dice qualcosa che credi si riferisca a te, non pensare subito: 《Vuoi farmi del male!》. È  molto probabile che quella persona non abbia nemmeno lontanamente pensato a te, perché  ogni anima ha le proprie difficoltà e i suoi pensieri vertono principalmente su se stessa. Se un uomo ti parla arrabbiato, non pensare: 《Mi odia, vuole offendermi!》. Probabilmente, qualche altra cosa o persona gli avrà  fatto perdere la pazienza e, siccome gli è  capitato d'incontrarti, sfoga la sua collera su di te. Egli agisce stoltamente, perché  l'ira è  sempre stolta; ma non per questo ti è  lecito pensare male di lui.  Quando diventerai discepolo del Maestro potrai sempre verificare l'esattezza del tuo pensiero ponendolo a fianco del Suo. Infatti, il discepolo è  uno col suo Maestro ed è  sufficiente che egli elevi il suo pensiero a quello del Maestro per capire, immediatamente,  se si accorda con esso. Se non si accorda, il suo pensiero non è  perfetto, perché  Egli sa tutto. È  inutile invece che quelli che non sono ancora accettati da Lui si facciano queste domande:《Cosa penserebbe il Maestro di ciò?  Cosa farebbe o direbbe il Maestro in queste circostanze?》. Infatti , è  preferibile non fare, dire o pensare quanto non puoi immaginare  che il Maestro faccia, dica o pensi.


8. Devi essere veritiero anche nel parlare. Le tue parole devono essere esatte e senza esagerazioni. Non attribuire mai cattive intenzioni ad un altro; solo il tuo Maestro ne conosce i pensieri e può  darsi che egli agisca per ragioni che non sono neppure balenate alla tua mente. Se senti una diceria a discredito di una qualsiasi persona, non ripeterla; può  Non essere vera, ma, anche se lo fosse, è  meglio tacere.

9. Rifletti, prima di parlare, per paura di dire delle inesattezze. Sii veritiero nell'azione, non pretendere mai di essere differente da quello  che realmente sei, perché  ogni simulazione è  un ostacolo alla luce  pura della verità,  che dovrebbe invece risplendere attraverso un terso cristallo.

10. Impara a distinguere tra ciò  che è  egoistico e ciò  che è  disinteressato. Poiché  l'egoismo ha molte forme e, quando credi di averlo finalmente ucciso in una di queste, esso risorge in un'altra più forte che mai. A poco a poco diventerai così colmo di pensieri di aiuto per gli altri che non avrai più  posto né tempo per alcun pensiero riguardo a te stesso.

11. Impara a discernere il Dio in ognuno e in ogni cosa, per quanto cattivo egli o essa possa apparire superficialmente. Puoi aiutare tuo fratello mediante quello che hai in comune con lui: la Vita Divina. Impara a destare quella Vita in lui; impara a fare appello ad essa e, in tal modo, salverà tuo fratello dal male.

Con amore, Adriana.

martedì 28 febbraio 2017

Ciao a tutti, oggi voglio condividere con voi e approfondire il tema inerente al "Discernimento" trattato nel libro "Ai piedi del Maestro" di Krishnamurti.


  1. Fai ciò  che è  giusto,  a qualunque costo, e astieniti da ciò  che è  male, qualunque cosa dicano  o pensino gli ignoranti.
  2. Studia profondamente le leggi nascoste della Natura  e, quando le avrai conosciute, conforma ad esse la tua vita, esercitando sempre la ragione e il buonsenso.
  3. Distingui l'importante dal non importante. Saldo come una roccia quando si tratta di principi, cedi nelle cose che non hanno importanza, poiché  devi essere sempre affabile e dolce, ragionevole ed accondiscendente, lasciando agli altri la stessa piena libertà  che è  necessaria a te stesso. Cerca di scorgere ciò  che merita di essere fatto e ricordati che non devi giudicare dalla grandezza della cosa. È  più  importante fare una minuzia direttamente utile al lavoro del Maestro, che non una cosa più  grande che il mondo intero forse giudicherebbe buona.
  4. Devi distinguere non solo l'utile dall'inutile, ma ciò  che è  più  utile da ciò  che è  meno utile.  Dar da mangiare ai poveri è  opera buona, nobile ed utile; tuttavia, nutrire le anime è  più  nobile e più utile che sfamare i corpi; ma solo quelli che hanno la conoscenza possono cibarie le anime.
  5. Se possiedi la conoscenza è  tuo dovere aiutare gli altri a conseguire questo sapere. Per quanto saggio tu possa essere, molto ti resta da iparlare su questo Sentiero, tanto che anche in ciò occorre discernimento, e bisogna che tu rifletta attentamente per vedere che cosa vale la pena imparare. Ogni cognizione è  utile e un giorno sarai in possesso di tutto il sapere ma fino a che ne hai solo una parte, fai in modo che questa parte sia la più  utile. Dio è  Sapienza al pari di Amore e, quanto più  sai, tanto più  puoi manifestare parte di Lui. Studia, dunque, ma studia soprattutto ciò  che ti può  rendere meglio capace di aiutare gli altri. Persevera pazientemente  nei tuoi studi, non perché  gli uomini ti considerino erudito e nemmeno per la felicità di essere savio, ma perché soltanto l'uomo savio può  saggiamente aiutare. Per quanto grande possa essere il tuo desiderio di aiutare, se sei ignorante il tuo intervento potrà  fare più  male che bene.
....continua....

venerdì 24 febbraio 2017

Ciao tutti, oggi voglio condividere, con voi, ancora qualche passo del libro: Ai Piedi del Maesto di Krishnamurti inerente al discernimento.

  • " Il primo requisito per percorrere il Sentiero è  il discernimento, cioè  la capacità  di distinguere tra il reale e l'irreale, che conduce gli uomini ad entrare sul Sentiero. Il discernimento però,  deve essere praticato non solo all'inizio del Sentiero, ma a ciascun passo,  ogni giorno fino alla fine. Chi entra nel Sentiero ha imparato che soltanto su di esso si trovano quelle cose, che meritano di essere conseguite. Gli uomini che non sanno lavorano per acquistare ricchezze e potere; ma queste durano al più  una sola vita e perciò  sono irreali. Ci sono delle cose più  grandi di queste, cose reali e durature e, non appena le avrai viste, non desidererei più  le altre."....

  • ..."L'occultismo non conosce compromessi fra il bene e il male. Veglia continuamente o fallirai!!!"....

  • fai ciò  che è  giusto
  • studia profondamente le leggi nascoste della natura
  • distingui l'importante dal non importante
  • devi distinguere ciò  che è  più  utile da ciò  che è  meno utile
  • Se possiedi la conoscenza è  tuo dovere aiutare gli altri a conseguire questo sapere
  • impara a distinguere la verità  dalla menzogna
  • il tuo pensiero verso gli altri deve essere vero
  • devi essere veritiero anche nel parlare
  • RIFLETTI PRIMA DI PARLARE
  • impara a distinguere tra ciò  che è  egoistico e ciò che è  disinteressato
  • impara a discernere il Dio in ognuno e in ogni cosa.
Con amore Adriana