ciao a tutti, continuiamo il nostro viaggio con il libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro" con l'argomento Tolleranza...
"Devi provare,nel tuo cuore, perfetta tolleranza per tutti e un sincero interessamento alle credenze di coloro che praticano altre religioni, nella stessa misura in cui sei interessato alla tua propria, perché anche la loro fede è un sentiero che conduce all'Altissimo, precisamente come lo è la tua. E, per aiutare tutti, devi comprendere tutto....
......Un grane Istruttore scisse: "Quando ero un fanciullo, parlavo come un fanciullo, ragionavo come un fanciullo; ma, quando sono diventato uomo, ho lasciato perdere le cose da fanciullo, perché non mi servivano più! " Tuttavia, colui che ha dimenticato la propria fanciullezza e non è più in sintonia con i bambini, non è un uomo adatto ad insegnare loro e ad aiutarli. Perciò considera tutti con amorevolezza, dolcezza e tolleranza, ma tutti allo stesso modo, buddhista o indù, jain o israeliano, cristiano o mussulmano."
...Riflessioni molto utili in questi tempi molto diffici, dove l'odio e il terrorismo religioso sono presenti in tutto il mondo.....
Con amore Adriana.
Continua.....
Fratelli Maggiori e di Luce
Benvenuto nel mio blog.... Se sei quí é perché sei stato guidato....
mercoledì 28 giugno 2017
lunedì 5 giugno 2017
PADRONANZA DI SÉ NELL'AZIONE
Ciao a tutti, oggi voglio continuare a condividere con voi il punto due "Retta condotta" tratto dal dal biro di Krishnamurti " Ai piedi del Maestro".
"Se sei padrone della tua mente, non avrai molta difficoltà ad esserlo anche delle tue azioni. Tuttavia, ricordati che, per essere utile agli altri uomini, il tuo ppensiero deve manifestarsi in azioni. Guardati dalla pigrizia e sii invece instancabile nella tua attività benefica. Ricordati però che devi fare il tuo dovere e non quello di un altro, a meno che tu non abbia il suo consenso ed agisca solo per aiutarlo. Lascia che ognuno faccia il proprio lavoro a suo modo, sii sempre pronto a dare aiuto dov'ę richiesto , ma non intrometterti mai! Per molti, imparare a badare ai fatti propri é la cosa piú difficile al mondo, ma è precisamente ci che bisogna fare. Per il fatto che tenti d'intraprendere un lavoro più elevato , non ti è però lecito trascurare i tuoi doveri. Non prendere su di te nuovi obblighi mondani, ma liberati di quelli che hai già contratto , cioè di quei doveri evidenti e razionali che tu stesso riconosci, non quelli immaginari, che altri possono cercare di importi. Se devi essere allievo del Maestro, bisogna che tu faccia il lavoro ordinario meglio degli altri, non peggio, perché anche quello deve essere fatto per Lui."
Con amore Adriana.
continua....
"Se sei padrone della tua mente, non avrai molta difficoltà ad esserlo anche delle tue azioni. Tuttavia, ricordati che, per essere utile agli altri uomini, il tuo ppensiero deve manifestarsi in azioni. Guardati dalla pigrizia e sii invece instancabile nella tua attività benefica. Ricordati però che devi fare il tuo dovere e non quello di un altro, a meno che tu non abbia il suo consenso ed agisca solo per aiutarlo. Lascia che ognuno faccia il proprio lavoro a suo modo, sii sempre pronto a dare aiuto dov'ę richiesto , ma non intrometterti mai! Per molti, imparare a badare ai fatti propri é la cosa piú difficile al mondo, ma è precisamente ci che bisogna fare. Per il fatto che tenti d'intraprendere un lavoro più elevato , non ti è però lecito trascurare i tuoi doveri. Non prendere su di te nuovi obblighi mondani, ma liberati di quelli che hai già contratto , cioè di quei doveri evidenti e razionali che tu stesso riconosci, non quelli immaginari, che altri possono cercare di importi. Se devi essere allievo del Maestro, bisogna che tu faccia il lavoro ordinario meglio degli altri, non peggio, perché anche quello deve essere fatto per Lui."
Con amore Adriana.
continua....
martedì 23 maggio 2017
PADRONANZA DI SÉ PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE
Ciao a tutti, oggi voglio completare e condividere con voi il punto 1 della Retta condotta, tratto dal libro Ai piedi del Maestro di Krishnamurti.
"La tranquillità della mente implica anche coraggio, affinché tu possa affrontare senza paura le prove e le difficoltà del Sentiero, e fermezza, che ti consentirà di sopportare con leggerezza i problemi che sorgono nella vita di ognuno e di evitare lo stress continuo per le piccole cose di ogni giorno, nel quale tanta gente trascorre la maggior parte del tempo. Il Maestro insegna che quanto accade a un uomo esternamente non ha la minima importanza. Dispiaceri, guai, malattie, disgrazie: tutte queste cose sono il risultato di azioni passate e, quando ti capitano, sopportale serenamente, ricordando che ogni male è transitorio e che è tuo dovere rimanere sempre sereno e pieno di gioia. Queste cose appartengono alle vite precedenti, non a questa; non puoi cambiarle e, pertanto, è inutile che tu te ne affligge. Pensa piuttosto a quello che fai ora, perché da ciò dipenderanno gli eventi della tua prossima vita, e tu puoi cambiare le azioni del presente! Non permetterti mai di cedere alla tristezza o alla depressione! La depressione è riprovevole, perché si comunica agli altri e rende la loro vita più difficile. E tu non hai il diritto di farlo! Perciò, se sopravviene, sfacciata immediatamente. Non devi lasciar vagare il tuo pensiero, ma devi padroneggiarlo. Qualunque cosa tu faccia, devi applicarsi tutta la tua mente per farla alla perfezione. Non permettere alla mente di oziare, ma tieni sempre buoni pensieri di riserva pronti a farsi avanti non appena essa rimane libera. Adopera quotidianamente il potere del tuo pensiero a scopi benefici; sii una forza a favore dell'evoluzione. Pensa ogni giorno a qualcuno che sai afflitto, sofferente o bisognoso di aiuto e riversa su di lui il tuo pensiero amorevole. Guardati dall'orgoglio, perché esso proviene soltanto dall'ignoranza. L'uomo che non possiede la conoscenza pensa di essere grande, crede di aver fatto questa o quella cosa. L'uomo saggio, invece, sa che Dio è grande e che ogni lavoro buono è fatto da Dio soltanto.
con amore Adriana
continua....
domenica 14 maggio 2017
RETTA CONDOTTA
Cia a tutti, oggi torno a parlarvi del libro "Ai piedi del Maestro", inerente alla RETTA CONDOTTA:
"Il Maestro ci ha insegnato sei regole di retta condotta:
"Il Maestro ci ha insegnato sei regole di retta condotta:
- Padronanza di sé per quanto riguarda la mente;
- Padronanza di sé nell'azione;
- Tolleranza;
- contentezza;
- Unità di proposito;
- Fiducia.
Spesso alcuni di questi insegnamenti sono tradotti in modo diverso, come lo sono pure i requisiti, ma, in entrambi i casi, ho adoperato i nomi di cui si servì il Maestro nelle spiegazioni che mi diede
PADRONANZA DI SÉ PER QUANTO RIGUARDA LA MENTE
Il requisito dell'assenza di desiderio mostra che devi padroneggiare il corpo astrale. Questo implica che devi fare altrettanto per il corpo mentale, cioè che devi dominare completamente i tuoi stati d'animo, in modo da non provare né collera né impazienza e dominare anche la mente, in modo che il tuo pensiero sia sempre calmo e tranquillo.
devi anche padroneggiare con la mente i tuoi nervi, affinché siano il meno possibile suscettibili all'irritazione. Quest'Ultimo compito è difficile perché, cercando di preparati per il Sentiero, non puoi fare a meno di rendere il tuo corpo più percettivo, tanto che i tuoi nervi saranno facilmente disturbi da un rumore o da una scossa e diventeranno molto sensibili a qualsiasi impressione. Eppure devi fare del tuo meglio........
continua 1
con amore Adriana
mercoledì 22 marzo 2017
Assenza di Desiderio
Ciao a tutti, oggi voglio concludere l'argomento inerente all'Assenza di Desiderio trattato nel libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro".
...."Un altro desiderio molto comune, che devi reprimere senza misericordia, è quello di immischiarsi negli affari altrui. Quello che un uomo fa, dice o crede non è cosa che ti riguardi e devi imparare a ignorarlo completamente. Ognuno ha pieno diritto alla libertà di pensiero, di parola e di azione, fino a che non ostacola nessun altro. Se ti arroghi il diritto di fare quanto credi giusto, devi accordare agli altri la stessa libertà e, quando ne fanno uso, non hai alcun diritto di criticarli! Se credi che qualcuno agisca male e riesci a farglielo osservare in privato, con perfetta dolcezza, è possibile che tu lo convinca, ma ci sono molti casi, in cui anche un atteggiamento simile sarebbe un'introsmissione indebita. Per nessun motivo, poi, devi parlarne con terze persone, perché ciò sarebbe un comportamento veramente sbagliato. Se vedi trattare crudelmente un bambino o un animale, devi intervenire!
Se vedi qualcuno che viola le leggi dello Stato, devi informare le autorità. Se ti viene affidato l'incarico di istruire una persona, può diventare tuo dovere il farle osservare, con delicatezza i suoi difetti. Tranne che in questi casi, bada ai fatti tuoi e coltiva la virtù del silenzio.
Fine.
Con amore Adriana
...."Un altro desiderio molto comune, che devi reprimere senza misericordia, è quello di immischiarsi negli affari altrui. Quello che un uomo fa, dice o crede non è cosa che ti riguardi e devi imparare a ignorarlo completamente. Ognuno ha pieno diritto alla libertà di pensiero, di parola e di azione, fino a che non ostacola nessun altro. Se ti arroghi il diritto di fare quanto credi giusto, devi accordare agli altri la stessa libertà e, quando ne fanno uso, non hai alcun diritto di criticarli! Se credi che qualcuno agisca male e riesci a farglielo osservare in privato, con perfetta dolcezza, è possibile che tu lo convinca, ma ci sono molti casi, in cui anche un atteggiamento simile sarebbe un'introsmissione indebita. Per nessun motivo, poi, devi parlarne con terze persone, perché ciò sarebbe un comportamento veramente sbagliato. Se vedi trattare crudelmente un bambino o un animale, devi intervenire!
Se vedi qualcuno che viola le leggi dello Stato, devi informare le autorità. Se ti viene affidato l'incarico di istruire una persona, può diventare tuo dovere il farle osservare, con delicatezza i suoi difetti. Tranne che in questi casi, bada ai fatti tuoi e coltiva la virtù del silenzio.
Fine.
Con amore Adriana
mercoledì 15 marzo 2017
Assenza di Desiderio
Ciao a tutti, oggi voglio riprendere il tema "Assenza di desiderio" trattata nel libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro".
.... Non desiderare i poteri psichici: li avrai quando il Maestro giudicherà che sarà meglio per te. Molti inconvenienti derivano dal forzarli prima del tempo: spesso, chi li possiede è sviato da spiriti di natura ingannatori o divenuta così pieno di sè da credere di non poter commettere errori..... I poteri verranno nel corso del tuo sviluppo, devono per forza venire. E se il Maestro crede che tu debba possederla in anticipo, ti dirà come svilupparliv enza pericolo. Fino a quel momento stai meglio senza! Guardati pure dai piccoli desideri comuni nella vita giornaliera. Non desiderare mai di far bella figura o di apparire intelligente: non avere alcun desiderio di parlare. È bene parlare poco; meglio ancora tacere del tutto a meno che tu no sia perfettamente sicuro che ciò che devi dire è vero, amorevole e utile. Prima di aprire bocca, considera attentamente se quello che stai per dire ha questi tre requisiti, se non li ha ....taci! È bene che ti abitui a riflettere prima di parlare, perché una volta raggiunta l'Iniziazione, dovrai vigilare ogni parola affinché non ti sfugga quanto non deve essere detto. Gran parte della conversazione usuale è sciocca e inutile; quando poi è pettegolezzo diventa una malvagità. Abituati, dunque, a dare ascolto piuttosto che a parlare; non manifestare la tua opinione tranne quando ti sia esplicitamente richiesta. Di questi quattro requisiti: sapere, ardire, volere, tacere, quest'ultimo è il più difficile.
fine seconda parte, continua...
Con amore Adriana.
.... Non desiderare i poteri psichici: li avrai quando il Maestro giudicherà che sarà meglio per te. Molti inconvenienti derivano dal forzarli prima del tempo: spesso, chi li possiede è sviato da spiriti di natura ingannatori o divenuta così pieno di sè da credere di non poter commettere errori..... I poteri verranno nel corso del tuo sviluppo, devono per forza venire. E se il Maestro crede che tu debba possederla in anticipo, ti dirà come svilupparliv enza pericolo. Fino a quel momento stai meglio senza! Guardati pure dai piccoli desideri comuni nella vita giornaliera. Non desiderare mai di far bella figura o di apparire intelligente: non avere alcun desiderio di parlare. È bene parlare poco; meglio ancora tacere del tutto a meno che tu no sia perfettamente sicuro che ciò che devi dire è vero, amorevole e utile. Prima di aprire bocca, considera attentamente se quello che stai per dire ha questi tre requisiti, se non li ha ....taci! È bene che ti abitui a riflettere prima di parlare, perché una volta raggiunta l'Iniziazione, dovrai vigilare ogni parola affinché non ti sfugga quanto non deve essere detto. Gran parte della conversazione usuale è sciocca e inutile; quando poi è pettegolezzo diventa una malvagità. Abituati, dunque, a dare ascolto piuttosto che a parlare; non manifestare la tua opinione tranne quando ti sia esplicitamente richiesta. Di questi quattro requisiti: sapere, ardire, volere, tacere, quest'ultimo è il più difficile.
fine seconda parte, continua...
Con amore Adriana.
venerdì 10 marzo 2017
Assenza di desiderio
Ciao a tutti, oggi voglio condividere, con voi, nuovamente alcuni passi del libro di Krishnamurti "Ai piedi del Maestro", inerente all'assenza di desiderio.
" Per molte persone raggiungere il requisito dell'assenza di desiderio è molto difficile, perché sentono che i loro desideri coincidono con il loro essere e che, se i desideri che li distinguono e le attrazioni e le repulsione fossero eliminate, non resterebbe più nulla di loro. Ma questi sono solo quegli individui che non hanno visto il Maestro. Alla luce della sua santa Presenza, infatti, ogni desiderio si estingue, tranne il desiderio di essere come Lui. Tuttavia, se lo vuoi, anche prima di avere la gioia di incontrare il Maestro, puoi conseguire l'assenza di desiderio........
....Ma ci sono alcuni che abbandonano la caccia alle cose del mondo solo allo scopo di conseguire il paradiso o per raggiungere la liberazione personale della rinascita. Tu non devi cadere in questo errore! Se hai dimenticato completamente te stesso, non puoi essere occupato dal pensiero di quando otterrai la liberazione o di che specie di paradiso potrai conseguire. Ricordati che ogni pensiero egoista è una catena, per elevato che ne sia lo scopo, e, finché non te ne sarai sbarazzato, non sarai del tutto libero per il lavoro del Maestro. Dopo che avrai sradicato tutti i desideri egoistici, potrà però ancora restanti il desiderio di scorgere il risultato del tuo lavoro. Se porti aiuto ad un altro, ad esempio, vorrai vedere quanto l'hai aiutato; forse, avrai perfino il desiderio che egli se ne renda conto e te ne sia riconoscente. Questo è ancora un desiderio ed anche una mancanza di fiducia. Quando metti in gioco la tua forza per aiutare un altro, ci deve essere necessariamente un risultato, che tu lo veda o no: se conosci la legge sai che non può essere diversamente. Perciò devi fare il giusto per il giusto e non per la speranza di una ricompensa. Lavora per amore del lavoro, non per il desiderio di scorgere il risultato: dedicati al servizio del mondo perché lo ami perché non puoi fare altrimenti.
Fine prima parte. Continua....
Con amore Adriana.
" Per molte persone raggiungere il requisito dell'assenza di desiderio è molto difficile, perché sentono che i loro desideri coincidono con il loro essere e che, se i desideri che li distinguono e le attrazioni e le repulsione fossero eliminate, non resterebbe più nulla di loro. Ma questi sono solo quegli individui che non hanno visto il Maestro. Alla luce della sua santa Presenza, infatti, ogni desiderio si estingue, tranne il desiderio di essere come Lui. Tuttavia, se lo vuoi, anche prima di avere la gioia di incontrare il Maestro, puoi conseguire l'assenza di desiderio........
....Ma ci sono alcuni che abbandonano la caccia alle cose del mondo solo allo scopo di conseguire il paradiso o per raggiungere la liberazione personale della rinascita. Tu non devi cadere in questo errore! Se hai dimenticato completamente te stesso, non puoi essere occupato dal pensiero di quando otterrai la liberazione o di che specie di paradiso potrai conseguire. Ricordati che ogni pensiero egoista è una catena, per elevato che ne sia lo scopo, e, finché non te ne sarai sbarazzato, non sarai del tutto libero per il lavoro del Maestro. Dopo che avrai sradicato tutti i desideri egoistici, potrà però ancora restanti il desiderio di scorgere il risultato del tuo lavoro. Se porti aiuto ad un altro, ad esempio, vorrai vedere quanto l'hai aiutato; forse, avrai perfino il desiderio che egli se ne renda conto e te ne sia riconoscente. Questo è ancora un desiderio ed anche una mancanza di fiducia. Quando metti in gioco la tua forza per aiutare un altro, ci deve essere necessariamente un risultato, che tu lo veda o no: se conosci la legge sai che non può essere diversamente. Perciò devi fare il giusto per il giusto e non per la speranza di una ricompensa. Lavora per amore del lavoro, non per il desiderio di scorgere il risultato: dedicati al servizio del mondo perché lo ami perché non puoi fare altrimenti.
Fine prima parte. Continua....
Con amore Adriana.
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